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Mercoledì, 5
Febbraio 2003 |
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In
un ospedale di New York la lotta contro il cancro. Aveva 32
anni e un figlio di 14 mesi |
Gabriele, morta la speranza |
Un’embolia uccide il papà di Taiedo. Il paese si era
tassato per curarlo in Usa |
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Chions
Non ce l'ha fatta. Alle 4 e 10 di ieri mattina, nella Terza
medica dell'ospedale di Pordenone, è morto Gabriele Botosso.
Aveva 32 anni. Lascia la moglie, i fratelli e un figlio di 14
mesi. Tutta la comunità di Taiedo (800 persone), grazie agli
amici e alle associazioni del paese, si era presa a cuore il
caso, raccogliendo fondi per aiutare lui e la sua famiglia. Il
9 dicembre era partito per l'America. Nella clinica Staten
Island University si era sottoposto a radioterapia per curare
un cancro al fegato giudicato inoperabile in Italia. Al
rientro, poco più di 15 giorni fa, sembrava in discreta
salute. Sabato scorso, invece, ecco il ricovero all'ospedale:
gli effetti di un'embolia polmonare gli hanno progressivamente
bloccato tutte le funzioni vitali. Domani alle 15 i funerali a
Taiedo.
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